titolo originale:
Asini dotti
titolo internazionale:
Wise donkeys
regia di:
cast:
Martino Genchi, Bartolo, Enza Pagliara, Dario Muci, Antongiulio Galeandro, Giuseppe Semeraro, Maurizio Buttazzo, Antonio Calsolaro, Giorgio Distante, Laura Nascosto, Massimiliano De Marco, Paolo Ricciardi, Roberto Gagliardo, Raffaele Casarano, Vito Bergamo, Giorgia Santoro
fotografia:
montaggio:
musica:
Enza Pagliara, Dario Muci, Antongiulio Galeandro
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2022
durata:
73'
formato:
colore
status:
Pronto (04/10/2022)
premi e festival:
Salento, maggio 2021. Si allargano le maglie delle restrizioni dovute alla pandemia e un gruppo di musicisti, guidato da un asino di nome Bartolo, decide di intraprendere un cammino di 200 Km lungo il tratto della via Francigena che va da Torre Guaceto (Brindisi) a Santa Maria di Leuca (Lecce). Durante il viaggio la “compagnia degli Asini Dotti” ha la fortuna di incontrare diversi personaggi custodi di una memoria che rischia di andare perduta. Aneddoti, riti e tradizioni della cultura popolare Salentina, vengono raccontati attraverso lo sguardo scanzonato dell’asino Bartolo.
Note di regia
Capita spesso che, in qualità di registi o più semplicemente di narratori, si possa avere il privilegio e la responsabilità di trattare del materiale umano estremamente sensibile e prezioso e quando si gira un documentario può succedere che ci si limiti semplicemente ad assistere alla magia del reale. Quando abbiamo deciso di unirci alla compagnia degli asini dotti per raccontare il loro viaggio, pur non sapendo esattamente cosa aspettarci, avevamo la netta sensazione di andare incontro ad una centrifuga di storie ed emozioni irripetibili, e così è stato. La difficoltà narrativa di questa storia stava tutta nel restituire, nei soli dieci giorni di riprese a disposizione, un racconto uniforme seppure frammentato in tante storie, luoghi e personaggi differenti. Il modo più naturale in cui abbiamo deciso di rispondere a questa esigenza è stato quello di diventare a tutti gli effetti i compagni di viaggio invisibili di questa stramba compagnia. Ci siamo lasciati stupire dal viaggio e ci siamo persi con i protagonisti stessi in questa meravigliosa avventura, il tutto posizionando le camere “a lato”. Abbiamo cercato il più possibile di non alterare la dimensione viaggio e la dimensione gruppo, pur trascorrendo 24 ore su 24 insieme e avendo quasi sempre le camere accese a registrare. I primi giorni di viaggio abbiamo provato a rincorre letteralmente questa esperienza, cercando di catturare quante più cose possibili nell’ansia di non poterle rivivere nuovamente, successivamente abbiamo capito che il modo migliore per catturare questo racconto era quello di scegliere con pacatezza e delicatezza le emozioni da mettere in risalto, premendo rec solo dopo aver vissuto noi stessi alcune delle esperienze incredibili che ci si sono presentate.