titolo originale:
Scorie in libertà
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
produzione:
Blue Film, Effetto Notte, First Life
paese:
Italia
anno:
2012
durata:
73'
formato:
Digi Beta Pal - colore
sonoro:
Dolby Digital
status:
Pronto (24/05/2012)
premi e festival:
Gianfranco Pannone, dopo Piccola America (1991) e Latina/Littoria (2001), torna nel
territorio pontino, dove è cresciuto. Siamo a circa 70 chilometri a sud di Roma, in una
terra meglio nota come la “palude redenta” voluta da Mussolini durante il ventennio
fascista. A Borgo Sabotino, nei pressi di Latina, nel 1963, in pieno Boom economico, fu
costruita una centrale nucleare su progetto inglese, allora la più grande d’Europa, accolta
da tutti con grande entusiasmo.
Pannone, che, studente universitario, nella seconda metà degli anni ottanta fece parte di
un comitato antinuclearista locale mobilitato per il referendum contro il nucleare in
seguito alla tragedia di Cernobyl, rivede i vecchi amici di un tempo e indaga sulla storia
del nucleare a Latina, che vide, tra l’altro, nei primi anni ottanta la costruzione di un
secondo reattore sperimentale tutto italiano mai andato in funzione, il Cirene.
Mentre tra il 2010 e il 2011 si accende il dibattito in seguito alla decisione di Silvio
Berlusconi di attivare con i francesi un nuovo piano nucleare a distanza di ventiquattro
anni dal referendum che ne sancì la fine, l’incidente nucleare di Fukushima ridà fiato alla
protesta degli ambientalisti. Un nuovo referendum popolare proclamerà il secondo stop
del nucleare italiano, ma Pannone si preoccupa di indagare soprattutto sulle tante scorie,
materiali e morali, che sono rimaste nel territorio intorno alla centrale nucleare e che non
scompariranno a breve termine. Ad aiutarlo nel piccolo viaggio sono un amico
ambientalista che oggi si occupa di agricoltura biologica, e il proprietario di uno
stabilimento balneare, distante dal reattore solo un chilometro. E poi un fisico fuori dal
coro, un pittore “profeta”, un giovane biologo, uno zio operaio/contadino e il fratello
impegnato politicamente sul territorio.