Il ronzio delle mosche (opera seconda)

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Il ronzio delle mosche

Il ronzio delle mosche

titolo originale:

Il ronzio delle mosche

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2003

durata:

90'

formato:

colore

uscito il:

30/05/2003

Un’equipe di medici e scienziati sta lavorando ad un nuovo progetto. Ne fanno parte il Dottor Badii, il dottor Graus e la dottoressa Natalia. L’idea consiste nel prelevare gli ultimi tre folli rimasti sulla terra e portarli in un luogo segreto, studiarli e capire se sia possibile, partendo da loro, far germinare la pazzia, estenderla ad altri al fine di ripristinare quella linea di demarcazione che divide una mente sana da una malata, combattere la noia e la depressione che si sta diffondendo sulla terra, reinserire il sentimento della paura. I tre psicopatici sono Franco, un pittore mancato, Matteo, che vive in un mondo tutto suo e si esprime in un idioma assurdo, e Felice, un individuo dolce e sensibile che suona il pianoforte ed è ossessionato dalle mosche. Il progetto ha inizio. Il dottor Graus stabilisce un primo contatto con i malati e informa Natalia dei risultati. Inizialmente non riesce ad identificare la loro pazzia, gli appaiono più come dei depressi o alcolizzati; il compito risulta più difficile del previsto, i metodi utilizzati non funzionano finché ecco l’illuminazione: la quotidianità! L’unico modo per far esplodere la loro pazzia è di inserirli in una nuova quotidianità, ovviamente fittizia, ed esasperarla oltre ogni limite di sopportazione, renderla assolutamente invivibile… così vengono allestiti dei teatri di posa, scritturati alcuni attori, tra i quali figurerà anche Natalia come finta amante di Felice, ai tre viene somministrato un potente allucinogeno e l’esperimento inizia. Il risultato sarà notevole, perfetto, il vero trionfo del Dottor Graus. I tre adesso sono veramente pazzi nel vero senso della parola…il mondo potrà riavere la sua dose di follia...