Mi piace lavorare (mobbing)

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Mi piace lavorare (mobbing)

Mi piace lavorare (mobbing)

titolo originale:

Mi piace lavorare (mobbing)

titolo internazionale:

I like to work (mobbing)

cast:

Nicoletta Braschi, Camille Dugay, Claudia Coli, Constance Obijiaku, Fabrizio Tola, Francesca Romana Lugeri, Frederique Siguier, Ginevra Benini, Herbert Okey Obijiaku, Impero Bartoli, Marcello Miglio, Marian Serban, Marina Buoncristiani, Maurizio Quadrana, Michele Luggeri, Moses Chika Obijiaku, Roberta Celea, Rosa Matteucci, Sonia De Meo, Stefano Colace, Tommaso Nanni,

sceneggiatura:

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produttore:

paese:

Italia

anno:

2004

durata:

89'

formato:

35mm - colore

aspect ratio:

1.85:1

uscito il:

13/02/2004

premi e festival:

L 'azienda in cui lavora Anna, segretaria di terzo livello, è stata comprata da un gruppo straniero. Il giorno della festa aziendale per festeggiare la fusione, Anna è l'unica fra tutti gli impiegati a non essere salutata dal nuovo direttore del personale. Un incidente banale, o forse solo una dimenticanza. Anna, ultima della fila, rimane con la mano sospesa nel vuoto e un improvviso senso di gelo che le sale nella schiena. Da questo piccolo avvenimento ha inizio il suo calvario. Lentamente, ma inesorabilmente, il "gruppo" si scatena contro di lei. Le vessazioni iniziano, piccole, invisibili, ma ripetute. Anna viene lasciata sola al tavolo della mensa aziendale, nessuno la invita più a prendere il caffè la mattina, il suo posto di lavoro viene " inavvertitamente " occupato.
Anna è una donna sola, divorziata, con una figlia, Morgana. Sono molto unite e solidali, hanno imparato a cavarsela da sole, a sorreggersi. Un senso diffuso di precarietà pervade la loro vita. Ormai Anna è completamente esaurita. Non riesce ad occuparsi quasi più della figlia, e quando se ne rende conto, quando diviene consapevole che l'azienda, attraverso lei, colpisce proprio sua figlia, troverà la forza di ribellarsi e, se pur a caro prezzo, di vincere.