1950. Repubblica di Macedonia. I due fratelli di sangue Serafim e Vitomir trafficano merci di ogni genere fra Italia e Jugoslavia, suscitando la curiosità di un boss, Sefket Ramadani, il quale propone loro di compiere una rapina per suo conto. I due accettano, ma si accorgono troppo tardi che la refurtiva scotta, essendo di proprietà dell¹esercito jugoslavo. Serafim viene arrestato, mentre Vitomir riesce a rifugiarsi in Italia, dove scala in fretta la gerarchia criminale con il nome di Vito Genovese. Cinquant'anni dopo, il figlio di Vito, Santino, torna in Macedonia: deve saldare il debito del padre, che aveva tradito il suo amico fraterno Serafim e cercherà di aiutare Trendafil, il figlio di quest'ultimo, nel risolvere l'enigma del furto di un cadavere...