titolo originale:
Nati 2 volte
titolo internazionale:
Born Twice
regia di:
cast:
Fabio Troiano, Euridice Axen, Rosalinda Celentano, Marco Palvetti, Luigi Imola, Francesco Pannofino, Gabriele Cirilli, Riccardo Graziosi, Daniela Giordano, Catena Fiorello, Diletta Laezza, Umberto Smaila, Ninì Salerno, Lallo Circosta, Antonio Coppola, Vittoria Schisano, Tiziana Di Tonno, Morena Gentile, Debora Terenzi
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2018
durata:
87'
formato:
colore
uscito il:
28/11/2019
premi e festival:
Dopo venticinque anni di volontario esilio a Milano, il quarantenne
Maurizio Di Tullio si trova costretto a tornare a Foligno, sua città
natale, per accelerare la procedura di rettifica del certificato di
nascita, necessaria a completare il processo di transizione con cui
da donna che era (con il nome di Teresa) è diventato un uomo.
Ma l’Ufficiale di Stato Civile che dovrebbe recepire la semplice
operazione burocratica è Giorgio De Santo, il suo primo e unico
fidanzatino. Quando se lo ritrova di fronte, Maurizio non riesce a
dirgli la verità, temendone il giudizio.
Uno scrupolo che mette in moto una serie di equivoci per venire a
capo dei quali Maurizio dovrà fare i conti con quel passato che
sperava di essersi lasciato alle spalle per sempre.
A complicare il tutto giunge l'incontro con Paula Badenes,
un'affascinante paladina dei diritti civili. Per Maurizio è un colpo di
fulmine, ma Paula è la compagna di Giorgio e come se non
bastasse ha passato molti anni della loro relazione nel tentativo di
fargli dimenticare il suo primo amore Teresa...
Riuscirà Maurizio a sciogliere tutti i nodi del passato e a rinascere
come uomo per la seconda volta?
NOTE DI REGIA:
Nascere in un corpo che non senti tuo è un
dramma che interessa sempre più persone in Italia.
Inoltre, per i pochi fortunati che riescono – dopo
sofferenze fisiche e morali inenarrabili – a compiere
la transizione verso il genere a cui sentono di
appartenere – come il protagonista Maurizio – il
calvario non è finito: c’è da affrontare il pregiudizio
della gente, l’arretratezza burocratica di uno Stato
che non ha ancora varato una normativa
esaustiva che li tuteli, ma soprattutto ci sono da
superare i fantasmi delle proprie insicurezze,
dovute alle scorie di una vita passata a
nascondersi dai risolini e dalla violenza non solo
verbale delle persone che sono loro più vicine.
A me interessa soprattutto indagare questa zona
d’ombra, perché mi sembra facilmente
assimilabile all’esperienza spicciola di ogni essere
umano: la paura dell’altrui giudizio che spinge a
fare o dire cose che poi si ritorcono contro; la
scelta di rimanere nell’ambiguità per timore di
come gli altri possano reagire alla verità.
E ho scelto di farlo con i mezzi della commedia
perché ritengo che le più grandi verità acquistino
maggiore rilievo se dette con un sorriso. «Ridentem
dicere verum» scriveva il poeta Orazio.
“Nati Due Volte” farà ridere, emozionare, riflettere.
E mi auguro che possa aprire uno spazio di
discussione libero da pregiudizi di sorta sull’odissea
quotidiana a cui è sottoposto un transgender nel
nostro paese.