...e se mi comprassi una sedia?

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titolo originale:

...e se mi comprassi una sedia?

cast:

Pasquale Falcone, Gianni Ferreri, Rosaria De Cicco, Sergio Solli, Benedetto Casillo, Fabio Massa, Salvatore Cantalupo, Ernesto Lama, Nicola Acunzo, Pietro De Silva, Alex Adinolfi, Elena Baldi, Anna Casaburi, Tino Mongelli, Enzo Guariglia, Peppe Bisogno, Teodoro Petti, Vincenzo D'Andretta, Marco Abbro, Fabiano Pagliara, Nunzio Siani, Maria Silvestri, Luciano Vatore, Alfonso Senatore, Giuliana Guarino

sceneggiatura:

fotografia:

montaggio:

scenografia:

paese:

Italia

anno:

2016

durata:

92'

formato:

colore

uscito il:

11/05/2017

Gaetano e Gennaro Tavani sono due fratelli alle soglia dei cinquant’anni, hanno nove mesi di differenza l’uno dall’altro. Il primo, Gaetano, ha alle spalle piccole esperienze attoriali, il secondo invece, Gennaro, in passato ha scritto alcune sceneggiature e ha diretto qualche piccolo film come regista. Insieme aprono una società di produzioni “cinematografiche”, la Tavani Brass, occupandosi principalmente di piccoli spot pubblicitari, video di pre-diociottesimi e matrimoni. Il loro sogno è quello di poter realizzare un film di successo.
Entrambi separati, vivono in una Roulotte, l’unico bene che rientra nelle loro possibilità e unica superstite di quello che un tempo era un bellissimo villaggio turistico nel Cilento.
Gaetano è esuberante, facilone, sempre propositivo, pronto ad ogni compromesso. Gennaro è più riflessivo, concreto, coerente con le sue idee.
Una notte Gaetano sogna il grande Eduardo De Filippo, il quale gli consiglia - per sbarcare il lunario e per avere la tanto agognata soddisfazione della vita - di realizzare un film come risposta napoletana al film italiano di maggior incasso: QUO VADO?
Gaetano folgorato da questo sogno intravede l’idea giusta per la propria rivincita verso la vita, e convince il fratello a cercare un comicattore/cantante quasi sconosciuto, per proporgli di realizzare il film.
Gaetano con maggiore sicurezza e Gennaro con una buona dose di perplessità, dopo una serie di provini, scelgono il cantante Chicco Resina: un giovane famoso soprattutto per le esibizioni musicali nei pub partenopei, un ragazzo semplice al quale propongono spudoratamente di realizzare il film rinunciando ad ogni tipo di pretesa economica, praticamente “senza sord’ ”.
Parte l’avventura per la preparazione del film. Scrittura della sceneggiatura, cast, ricerca fondi (product placement, finanziamenti esterni, etc).
Il cinema a prescindere dalle finalità e dagli esiti è un’esperienza riflessiva, pertanto durante questo percorso si sviluppa un’analisi su quella che può essere la preparazione per la realizzazione di un film vista da punti di vista divergenti e allo stesso tempo collegati, quelli di Gennaro e Gaetano.
Il doppio punto di vista (con la realizzazione pratica di un doppio finale, come in tutti i miei film, P.F.) si ramifica fino alla conclusione: i Tavani Brass non riusciranno a realizzare il film e se da un lato vedremo la loro profonda delusione, dall’altro vedremo il giovane Checco Resina che reagisce anch’egli alla delusione con positività ed ottimismo, mettendo su un concerto proprio in una sala cinematografica.

NOTE DI REGIA:
Girato con una vena realistica e grottesca per tratteggiare uno spicchio d’Italia, in particolare quello della produzione cinematografica e del mondo dello spettacolo in genere, raccontando con sensibilità e senza falsi buonismi, o soliti stereotipi, debolezze e rapporti umani.
In E se mi comprassi una sedia? c’è la volontà di raccontare una vicenda divertente che riguarda un pezzo d’Italia, con un occhio satirico sulla produzione cinematografica e il mondo dello spettacolo, i suoi bisogni ed i suoi sogni.
L'addizione di battute comiche lascia il posto all'evoluzione del soggetto, che mormora un mormorio anti-istituzionale (e confessionale) nemmeno troppo sottotraccia.
La componente comica, riesce a rendere il prodotto un punto d’incontro tra chi cerca la comicità "alternativa" e chi si accontenta di quella più immediata, lasciando soddisfatti entrambi.
Durante il racconto e lo snodo delle vicende vi sono tre citazioni: una tratta dal film Cosi parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo, con due dei protagonisti dell’iconico film del 1984 Sergio Solli e Benedetto Casillo, dopo 32 anni insieme sul set – e sul grande schermo – per un’operazione di recupero della memoria di uno dei capisaldi del cinema cult partenopeo. Un’altra citazione è tratta da Miseria e Nobiltà, l’indimenticata e indimenticabile commedia teatrale di Eduardo Scarpetta, interpretata filmicamente da Totò nel 1954 con la regia di Mario Mattoli e con una giovanissima Sophia Loren nel cast. Ultima, ma non meno importante, la citazione tratta da uno sketch di Massimo Troisi, per evocare quella vena malinconica, di una comicità sana e genuina.
Non si può lanciare una sfida a Zalone senza chiamare in causa Zalone, pertanto Checco Zalone, comparirà in maniera “indiretta”, per gentile concessione di La7, e dello stesso Luca Medici, con un’ intervista rilasciata alla trasmissione “Niente di Personale” condotta da Antonello Piroso. La sfida si tramuta in omaggio, lasciando che da protagonista assoluto rimanga il cinema e la magia che è capace di creare e le risate che riesce a stimolare.
“E se mi comprassi una sedia?” è una commedia dal sapore prettamente partenopeo, elegante e sobria, con uno stile educato che mira alla complementarità di forma e contenuto, per accontentare tutti.