titolo originale:
Tarkovskij, Cinema Prayer
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
Alexsey Naydenov
montaggio:
Michal Leszczylowski
produttore:
Paolo Maria Spina, Dimitri Klepatsky, Peter Krupenin
produzione:
Revolver, Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij, Klepatsky Production, Hobab
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia / Russia / Svezia
anno:
2019
durata:
93'
formato:
colore
status:
Pronto (11/06/2019)
premi e festival:
Ricostruzione documentaristica sulla vita ed opere del grande regista russo Andrej Tarkovskij, che visse gli anni di fuga dall’ Unione Sovietica in Italia, dal '75 all' '86, ambientando nel '79 in Toscana ed Italia centrale l'intero film “Nostalghia”, premiato l'anno successivo - dopo aver vinto come primo riconoscimento internazionale - il Leone d'Oro a Cannes nel 1963 per "L'Infanzia di Ivan”, suo primo lungometraggio, tesi di laurea dalla gloriosa accademia cinematografica VGIK.
Tale documentario è una coproduzione tra Russia, Italia e Svezia, per la regia del figlio, Andrej Jr Andreevich Tarkovskij, cresciuto a Firenze e con doppio passaporto, italiano e russo; è Presidente della Fondazione Internazionale Tarkovskij, tra Parigi, Firenze e Mosca. Da un anno la casa privata di Tarkovskij, in quartiere San Niccolò a Firenze è divenuta Museo Comunale. Nel documentario vengono mostrati tante sequenze inediti, da tutte le opere della filmografia tarkovskijana, mai montati per motivi di censura sovietica o produttivi. Inoltre, da decine e decine di ore di interviste inedite, ricaviamo la voce narrante, proprio del grande regista, che di fatto, racconta direttamente la sua intera vita, fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Le location sono Mosca e dintorni, Tallinn Estonia, Toscana, Lazio, Marche, Stoccolma e l'isola di Faro, dove girò il suo ultimo film, "Sacrificio", con la partecipazione della Film Commission della regione Gotland e della capitale svedese. Montato da Michal Leszczylowski, che fu il montatore svedese/polacco di "Sacrificio", oltre ad essere montatore di diversi film di Ingmar Bergman. Il lavoro complesso di restauro e mix audio è stato realizzato a Roma, mentre la color correction a Mosca. La piena post produzione sarà completato nel corso di giugno 2019.