Fuoricondotta

titolo originale:

Fuoricondotta

regia di:

cast:

Ludovico Japelli, Don Chamika Nirmal, Ada Bertacchi, Matilda Balestrucci, Tabata Resta, Elisa Brevetti, Anna Miotto, Enrico Zhou, Emanuele Russo, Debora Migliavacca Bossi, Lidia Mercatante, Laura Barbirato, Renato Sarti, Vittorio Naldi, Paolo Mandelli, Luca Dondi, Alfredo D'Amato, Maura Fraulini, Walter Bagnato

sceneggiatura:

fotografia:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2022

durata:

65'

formato:

colore

status:

Pronto (30/05/2022)

Milano, giorni nostri.
Il docufilm racconta la storia di alcuni studenti della scuola primaria e secondaria Bodio, quartiere Bovisa a Milano, che durante una normale mattinata di lezione, decidono di ribellarsi al nuovo Preside. Questi, infatti, si è dimostrato troppo normativo nell'imporre regole ferree per riportare l'ordine perduto nell'Istituto Scolastico. La colpa secondo lui è del suo predecessore, accusato di essere stato troppo permissivo e tollerante verso gli studenti. Così per riportare l'ordine, il Nuovo Preside proibisce le arti, l'intervallo e l'uso del cortile, trasformando la scuola in un luogo estremamente disciplinato, ma insensibile alle problematiche e alle esigenze dei propri studenti.
Così alcuni ragazzi, Beatrice, Brian, Ada, Ludovicoe altri amici, delusi e insoddisfatti, ideano ed organizzano una rivolta: il loro piano prevede di rinchiudersi all’interno dell’edificio durante l'orario scolastico e lanciare contro il Preside libri di testo, cartelle e oggetti di cancelleria, mentre sta ispezionando il cortile della scuola in compagnia del Provveditore. Intanto, all'esterno, si accalca una folla curiosa di genitori venuti a prendere i loro figli e incapaci di capire quello che sta accadendo.
Il luogo in cui è realizzato questo docu-film è importante, perché location unica è la scuola costruita negli anni '20 durante il fascismo; l'Istituto ospitò sui suoi banchi il piccolo alunno Ermanno Olmi, che dedicò a questa esperienza di vita pagine toccanti del suo libro "Ragazzo della Bovisa".

NOTE DI REGIA:
Ispirato a Zero in condotta di Jean Vigo e Gli Anni in Tasca di Truffaut, il film vuole raccontare con un tono leggero e poetico il mondo della scuola di oggi con le particolarità e problematiche a cui nel suo
ruolo formativo, educativo, culturale deve fare fronte.
Il film sarà girato interamente nella scuola di Viale Bodio a Milano, nel quartiere periferico della Bovisa a Milano, oggi fortemente interessato dalla presenza massiccia dell'immigrazione di provenienza asiatica, africana e latina. Costruita negli anni '20 durante il fascismo, la scuola ha accolto sui suoi banchi l'alunno Ermanno Olmi che
quando divenne un regista acclamato, raccontò quell'esperienza di vita in toccanti pagine del suo libro autobiografico "Il ragazzo della Bovisa". E ad Ermanno Olmi dedicheremo questo film, che ha l'intenzione di mostrare chi sono oggi i ragazzi della Bovisa.
La trama del film mette in scena l'alternanza tra due esempi paradossali di istituzioni scolastiche: una libera, ma troppo permissiva, e una normativa, ma soffocante rispetto alle mutate esigenze espressive e comunicative degli studenti. Tutto ciò per stimolare una riflessione necessaria che riguarda il mondo della scuola d'oggi, ma anche
la società contemporanea: quale è il confine tra la propria libertà di espressione e la necessità di regole?
Fuoricondotta verrà girato come un documentario d'osservazione con protagonisti attori non professionisti, gli studenti, a recitare se stessi. Solo nei ruoli degli adulti, come nel caso dei due Presidi, si può pensare di avvalersi della collaborazione di attori professionisti, provenienti dal cinema e dal teatro. In realtà questo lavoro corrisponderà stilisticamente ad un film in cui la maggior parte delle scene verranno ricostruite mimando accadimenti reali sulla falsa riga di ciò che emergerà nella fase laboratoriale condotta nei mesi precedenti. La sensazione di realtà e verità, restituita sullo schermo grazie a questo metodo, è fondamentale per produrre nel pubblico un effetto di immedesimazione nei personaggi e nei fatti, in modo da portare ad un proficuo e profondo dibattito sul tema sviluppato dal film.
La scrittura del film sarà perciò un canovaccio schematico, abbozzato dal regista con i suoi collaboratori, entro cui inserire le esperienze, le emozioni, le riflessioni dei giovani studenti.