Coriandoli

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Coriandoli

titolo originale:

Coriandoli

cast:

Simone Evangelista, Denise Aisler

montaggio:

Marco Maraniello

produzione:

La Scugnizzeria Film, Marotta&Cafiero editori, con il supporto di Cassa di Sovvenzioni e Risparmio Banca d’Italia

paese:

Italia

anno:

2021

durata:

9'20"

formato:

colore

status:

Pronto (28/07/2021)

premi e festival:

  • Festival del Cinema Italiano di Madrid 2021: Cortometraggi
  • La Biennale di Venezia 2021: Giornate degli Autori - Notti Veneziane
  • BaFilmFestival 2021: Menzione Speciale
  • Anatolia International Film Festival 2021: Official selection
  • Nepal Human Rights International Film Festival 2021
  • Sulmona Int.Film Festival 2021: Premio int.film Festival Studenti
  • Laceno d'Oro 2021
  • Los Angeles Lift Off Film Festival 2021
  • Neptune film festival 2021
  • Ostia film festival 2021
  • Accordi e disaccordi 2021
  • Catania film festival 2021
  • Marano Ragazzi Spot Festival 2021: Miglior cortometraggio Cortoweekend 2021:
  • Premio miglior corto e premio miglior attrice
  • Cortisonanti 2021: Miglior cortometraggio

Napoli. Scampia. Vele. Una bambina legge, chiusa fuori, nel proprio balcone. Un ragazzino l'osserva. I due si incontrano, è la festa di Carnevale. Un luna park fa da sfondo al party. Variegata gioventù si sfrena tra i palazzoni di cemento. Totoriello e Speranzella, Cenerentola e Hulk, dieci anni a testa, seduti su una panchina di periferia. Perché leggi sempre al balcone? domanda lui. La risposta è il canto di una sirena crocifissa. La risposta è un coltello che taglia i capitoni. Il vomito di una figlia di un fine pena mai. "Bimba Sperduta" nella stazione dei treni persi, una Cenerentola senza fatina, senza bibidi bobidi bu. Speranzella a cui hanno rubato la felicità. Speranzella figlia di una puttana che per dispetto vola come una farfalla.

NOTE DI REGIA:
Sono nata e cresciuta nelle Vele di Scampia e in quei palazzoni bianchi ho voluto raccontare una storia vera. La storia di un bambina a cui hanno tolto il tempo dei giocattoli. Ho voluto raccontare la criminalità dall'interno, accendendo la telecamera nei sobborghi dell'anima di una famiglia decaduta, fatta a pezzi dalle assenze. I protagonisti di questo film sono gli allievi della mia scuola di recitazione: La Scugnizzeria. Li ho visti crescere fisicamente e attorialmente. Questo film, dopo la vittoria del Nastro d'Argento con il mio precedente film Sufficiente, è una pugnalata, un cazzotto, una ferita, una poesia cruda.