Dove finiscono i mandarini

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Dove finiscono i mandarini

titolo originale:

Dove finiscono i mandarini

titolo internazionale:

The scent of tangerine

cast:

Sara Ciocca, Paolo Cioni, Maura Fundone

sceneggiatura:

Emma Piazza

fotografia:

montaggio:

produttore:

produzione:

K+, Sample, con il sostegno di, con il sostegno di Fondazione Veneto Film Commission, Fondazione Veneto Film Commission

paese:

Italia

anno:

2021

durata:

24'

formato:

colore

status:

Pronto (15/12/2021)

premi e festival:

Sara è una dodicenne simpatica, curiosa e piena di domande sulla vita e sul dove si va a finire una volta che si lascia la nostra esistenza terrena. Marina la mamma cerca di spiegarle che la risposta va trovata nel luogo in cui trovano nuova vita le bucce dei mandarini. Il giorno seguente, in un’imprevista e gioiosa giornata primaverile a spasso per la bella Verona, Sara con papà Paolo, vivrà un’avventura cittadina attraverso, monumenti, scorci e storie, narrate e ridisegnate dalla sua abile penna che le offriranno molti spunti di crescita sulle tante domande che la colpiscono in merito ad amore, ricordi, eternità e vita. Con un inaspettato epilogo.

NOTE DI REGIA:
Dove Finiscono i Mandarini è una storia che ho sognato e che la scrittrice Emma Piazza, ha tradotto fedelmente in una sceneggiatura sensibile ed efficace. Desideravo da tempo di poter affrontare un tema così delicato come la perdita di un affetto, ma lo volevo fare con lo spirito della leggerezza che sottende ad ogni mio lavoro e la chiave onirica mi ha dato gli strumenti per raggiungere questo obiettivo di narrazione “in punta di piedi”. Lo sguardo dello spettatore è una finestra sulla vita di Sara e dei suoi genitori, ma grazie ad alcuni espedienti “magici”, ho potuto seminare per tutta la narrazione, dettagli ed indizi che aiutano lo sguardo del pubblico a capire coscientemente o meno che stiamo assistendo ad una storia “diversa”. Per rafforzare questo sentimento, ho utilizzato trucchi tecnici di difformità legati sia al montaggio che a volte può essere percepito come “un errore” di sequenza sia all’aspect ratio ed alle ottiche diverse a seconda che la narrazione sia legata alla realtà o al sogno. L’ispirazione dell’estetica di questo film è legata ai lavori di Wes Anderson, con i suoi colori sgargianti ed i piani d’inquadratura simmetrici ed ordinati che aggiungono enfasi alla visione sognante che volevo utilizzare per raccontare questa storia delicata ed a tratti commovente. Infine la città di Verona con il suo aneddotico passato, le sue storie shakespeariane e la sua grande bellezza, ha recitato un ruolo di co-protagonista insieme alla bravissima Sara Ciocca, astro nascente del cinema italiano che con semplice eleganza si è misurata egregiamente con un ruolo non scontato.