I bambini sanno

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I bambini sanno

I bambini sanno

I bambini sanno

titolo originale:

I bambini sanno

cast:

Martina Allori, Davide Arseni, Rania Badane, Simone Bertolini, Tecla Briola, Gaia Buggiani, Luna Buggiani, Sofia Castelli, Vittorio Cerroni, Marius Cirpaci, Sabrina Civiltà, Patrizio Cuozzo, Annalisa Demaria, Piergiorgio Del Volgo, Caterina Dipace,Lorenzo Farina, Johan Ferruccio, Benedetta Fiore, Gabriele Gervasi, Giacomo Guarino, Daniel Hassan, Nathan Hassan, Winner Ibeh, Lisa La Delfa Hoedts, Michael Martini, Ilyas Mohamed, Chiara Murano, Alice Muzzi, Gabriele Panicucci, Barbara Pavia, Kevin Quinomez, Francesco Romanelli, Michele Salerno, Valerio Stancanelli, Diego Tiusaba, Davide Tonolotto, Matteo Tosto, Milo Venturoli, Giovanni Viberti

fotografia:

montaggio:

musica:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2015

durata:

113'

formato:

colore

uscito il:

23/04/2015

Amore, sessualità, vita, morte, raccontati attraverso gli occhi, i volti e le voci di trentanove bambini tra i 9 e i 13 anni. dopo QUANDO C’ERA BERLINGUER, il nuovo film di VELTRONI, prodotto da SKY e realizzato da WILDSIDE in collaborazione con PALOMAR, propone uno sguardo inedito, per raccontare la vita da un punto di vista puro, commovente e sincero, come solo quello dei bambini sa essere. Un’indagine che punta ad aggiornare il repertorio dei volti che compongono la nazione, a cogliere le nuove urgenze e che può contribuire a riflettere sulla nostra organizzazione sociale e familiare, mostrando le eccellenze e le contraddizioni del tempo presente. Allo stesso tempo è un lavoro cinematografico che fa sorridere, commuovere e che colpirà per la profondità, anche poetica, di molte risposte dei piccoli protagonisti. “SPERO CHE LO VEDANO I NOSTRI GENITORI. COSÌ CI CAPIRANNO MEGLIO” così ha commentato una bambina dopo aver visto il film, coetanea dei protagonisti.
Trentanove bambini, dal nord al sud dell’italia, ognuno intervistato nella propria stanza: la descrivono, lasciando che gli oggetti, le foto, gli arredi raccontino il proprio essere.
La telecamera, che documenta in presa diretta le loro testimonianze, diventa il mezzo per guardare il mondo con gli occhi dei più piccoli, capire il loro punto di vista sulle “COSE DEI GRANDI”, conoscere i loro progetti futuri, i loro sogni e la loro opinione sui grandi temi della vita: amore, famiglia, religione, sessualità. un racconto da cui emergono le differenze tra le culture, le storie, e le origini di ognuno di loro. Dalle risposte dei più piccoli nascono così dei grandi insegnamenti per quegli adulti che li osservano ogni giorno, perciò alla domanda “COSA SERVE NELLA VITA PER ESSERE FELICI?”
KEVIN 11 anni non ha dubbi: “SOGNARE”. MARIUS, di anni ne ha 8, lo sguardo è furbo ma infelice, ha un sogno che nel corso del film si realizzerà. negli occhi dei piccoli testimoni appare il presente e il futuro dell’italia, che idee e il tipo di approccio alla vita coltiva una nuova generazione di italiani, con che spirito vanno incontro all’amore, al futuro, all’amicizia, alle scelte, al lavoro e ai sogni.“

NOTE DI REGIA:
Saint Exupéry sapeva la verità sulla vita e conosceva le vie, segrete e tenui, per parlare al cuore, alla fantasia, al cervello dei bambini. Negli anni sessanta, camminando per le strade del nostro paese, si poteva trovare un bambino, da zero ai quattordici anni, ogni quattro abitanti. OGGI CE N’È UNO OGNI OTTO, LA METÀ.
Un paese in cui spariscono i bambini è un paese senza fiducia, senza voglia di futuro, più conservatore. È anche un paese con meno fantasia. E con meno poesia. Con meno gioco. Con meno ottimismo.
Ho cercato di raccontare, attraverso le voci di TRENTANOVE BAMBINI, il nostro tempo.
Li ho interrogati sulla VITA, l’AMORE, le loro PASSIONI, il rapporto con DIO, sulla CRISI, la FAMIGLIA e sull’OMOSESSUALITÀ.
I bambini non sono delle strane creature alla quali rivolgersi con quel tono fintamente comprensivo che gli adulti usano per comunicare con loro. I BAMBINI HANNO UN LORO MONDO, un loro punto di vista, UNA LORO MERAVIGLIOSA SINCERITÀ. Hanno desideri ancora non frustrati, hanno paure, hanno già piccole ferite. Hanno pensieri grandi, svincolati dalla fatica del quotidiano. Hanno una idea del tempo e una concezione particolare dello spazio. HANNO LA LORO STANZA E IL MONDO, che squaderna febbrilmente meraviglie e orrori attraverso la rete e li attrae nelle une e negli altri. Hanno una idea dei grandi e dei rapporti che gli adulti stabiliscono tra loro. Hanno uno SGUARDO POETICO e imprevedibile con il quale vestono i loro pensieri, quelli che fanno, a lungo e in profondità, su ogni cosa accada o li riguardi. I grandi spesso non hanno voglia di ascoltare questi pensieri, impegnati come sono nella frettolosa consumazione di tempo e senso. Questo film racconta come i nostri bambini , tra gli otto e i tredici anni, osservano e giudicano l’Italia, la loro vita, i grandi, il futuro.
Una bambina loro coetanea, vedendolo, ha detto:
“SPERO DI PORTARCI I MIEI GENITORI COSÌ MI CAPIRANNO MEGLIO.”
Era esattamente questo il senso, la ragione di questo lavoro.
E’ proprio vero : “I BAMBINI SANNO”.