Guglielmo, detto Nebbia, è un ragazzo un po' spaesato, che è arrivato da poco a Milano e si muove tra fabbriche abbandonate, lavori precari e peregrinazioni notturne.
La sua storia s'intreccia con quella di Tetra, Nico, Franco e Monica strani personaggi che, privi di un senso di appartenenza forte, vivono ogni giorno la loro ribellione individuale, ciascuno chiuso nel proprio disagio, senza riuscire a comunicarlo. E' Guglielrno-Nebbia che li mette in relazione, cori il suo sguardo accogliente e mai giudicante, capace di trovare la poesia anche negli angoli più remoti della realtà, per poi trascriverla, in versi, sui muri scrostati della città. Su di loro si posa il suo sguardo attonito e pietoso. Quasi un angelo di fronte al desolante paesaggio che lo circonda o una specie di idiota dostoevskijano.

Il film è il frutto dell'avventura creativa di una "banda cinematografica" composta da 78 produttori, soci dell'omonima associazione culturale nata nel febbraio 2000 per realizzare il film, e da 134 coproduttori.
Il film verrà distribuito esclusivamente nei centri sociali.