Certi bambini (opera seconda)

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Certi bambini

Certi bambini

titolo originale:

Certi bambini

titolo internazionale:

Stolen childhood

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produttore:

produzione:

Pequod, con il contributo del Ministero della Cultura

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2004

durata:

94'

formato:

35mm - colore

aspect ratio:

2.35:1

sonoro:

Dolby SRD

uscito il:

14/05/2004

premi e festival:

Rosario vive in una casa popolare con la nonna Liliana che accudisce perché vecchia e malata. Dopo aver provveduto alla nonna va a giocare con gli altri bambini in strada. Il territorio nel quale compiono le loro scorrerie, come una vera banda di piccoli criminali, spazia fra una sala giochi, il Las Vegas, e un Burger. I bambini vivono il loro quotidiano scimmiottando gli adulti e imitandone gli aspetti peggiori.
Intorno a loro una città scura e incerta dove la camorra e la malavita la fanno da padroni. In una giornata come le altre vediamo Rosario uscire di casa in completo da calcio con una borsa in mano dirigersi verso la metropolitana. Nel suo viaggio che lo conduce ad una destinazione ignota, il bambino ripercorre in flash back, gli ultimi periodi del suo recente passato.
Conosciamo i suoi amici, il suo ambiente, la sua vita divisa fra i piccoli balordi e alcuni volontari di un centro d'accoglienza per famiglie in difficoltà. La sua ammirazione è rivolta verso due giovani: Damiano, il cattivo maestro, un bullo delinquente e Santino un volontario del centro. Il bambino si sdoppia fra le due frequentazioni subendo alternativsamente l'influenza dell'una o dell'altra. Nel centro d'accoglienza conosce Caterina una ragazzina della quale s’ innamora. La sua vita sembra cambiare in meglio, prova per la prima volta sentimenti ed emozioni piacevoli, ma i suoi sogni sono destinati a tramontare… Rosario scopre che Caterina e Santino hanno una storia. Il suo senso di frustrazione cresce e si alimenta di odio. Il culmine sarà raggiunto quando Caterina, rimasta in cinta, muore accidentalmente per parto. A questo punto Rosario vuole vendicarsi e decide di uccidere il dottore che ritiene responsabile di quella morte. Il suo tentativo di sparargli si conclude con un fallimento, ma questo gesto lo getta definitivamente fra le braccia della malavita. Rosario scende dalla metropolitana e percorrere un tunnel, dall'altra parte sopraggiunge un uomo, Rosario poggia la sua borsa da calcio per terra, in un piccolo asciugamano è avvolta una pistola... Rosario, chino per terra, alza la testa e guarda l’uomo avvicinarsi, toglie la sicura all’arma e si alza…
Dal romanzo di Diego De Silva.