The Show Mas Go On

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The Show Mas Go On

The Show Mas Go On

titolo originale:

The Show Mas Go On

sceneggiatura:

fotografia:

Niccolò Berretta, Filippo Silli

produttore:

Rä di Martino, Federica Illuminati, Federica Maria Bianchi, Marcella Libonati, Giovanna Mettifogo

produzione:

Produzioni Illuminati, Cattleya, Snaporazverein, con il sostegno di Gucci e di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e PromozioneArtistica, Dipartimento Cultura

paese:

Italia

anno:

2014

durata:

31'50"

formato:

DCP - colore

status:

Pronto (18/07/2014)

premi e festival:

MAS, i Magazzini allo Statuto, apre a Roma all’inizio del secolo scorso come il grande magazzino di lusso. Di quell’epoca sono rimasti forse solo i lampadari a mezz’aria, alcuni oggi scesi quasi al livello del suolo ora rivestito di moquette spelacchiata e i Mas sono diventati i magazzini del Popolo. Migliaia di metri quadrati, quantità incalcolabili di polvere e sopratutto un’umanità vasta e variopinta: dalle drag-queen alle badanti rumene, dai giovani sposi moldavi alle suore che scelgono la biancheria intima nei cestoni disordinati. Questo luogo culto diviene un “palcoscenico” su cui il tessuto urbano che normalmente lo frequenta si intreccia a scene recitate e citazioni cinematografiche, per cercare di restituirne lo spirito, la potenzialità e l’energia.

NOTE DI REGIA:
Il tessuto urbano che normalmente frequenta MAS, i commessi, i clienti, i proprietari viene osservato e si intreccia alle performance recitate, alle citazioni come in un gioco di specchi, per cercare di raccontare un luogo sfruttandone i suoi contrasti.
Il gioco degli specchi proseguirà anche nel racconto, la proprietaria del negozio Chiara Pezone, nelle vesti di Iaia Forte diventa il nostro Virgilio e con l’utilizzo del VERBATIM, una tecnica mutuata dal teatro e precedentemente già vista nel documentario di stampo anglosassone, recitare sul montato audio della proprietaria. Sandra Ceccarelli e Maya Sansa interpretano due momenti dell’episodio “The after hours” dalla serie degli anni ‘50 TheTwilight Zone / Ai confini della realtà in cui un manichino dimentica la sua vera natura e si risveglia donna in un grande magazzino durante la notte. Al secondo piano dove si vendono vestiti da ‘uomo classico’ seguiamo i tre com-messi, che lavorano rispettivamente da 37, 25 e 15 anni da Mas. Filippo Timi in una scena surreale che richiama la scenogra a di Giorni Felici di Beckett è sotterrato dentro ad una delle montagne di panciere del piano terra.