Il figlio sospeso (opera seconda)

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titolo originale:

Il figlio sospeso

sceneggiatura:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2015

formato:

colore

uscito il:

23/11/2017

Lauro, il protagonista della storia, ha perso il padre Anturio quando aveva due anni, età nella quale i volti degli altri non riescono a restare incisi nella memoria. Di lui, quindi, non ha ricordi e sua madre Giacinta non gli mai raccontato nulla perché vittima di una gelosia patologica che trova la sua scaturigine nel fatto di essere stata abbandonata al momento del parto; di essersi sentita rifiutata (cerchio dell’esistenza).
Il giovane è cresciuto con un’immagine del padre mitizzata e perciò falsa.
Ha un sogno nel cassetto ma ha buttato da qualche parte la chiave.
Un indizio (elemento scatenante del racconto), lo spinge a credere che suo padre abbia avuto in passato una seconda famiglia e un altro figlio. Si sente tradito (squilibrio del personaggio).
Dotato di grande volontà, decide di intraprendere il viaggio alla ricerca del suo passato (avvenimento dinamico); della sua identità; dell’amore di cui è carente, anche se in maniera inconsapevole. Scopre che la madre naturale Margherita durante la sua gestazione si era ammalata di leucemia e, a causa della malattia, che sembrava senza via d’uscita, aveva deciso di cedere il figlio ad un’amica (Giacinta) per assicurargli quel calore umano che probabilmente lei non le avrebbe dato. Ma la vita le aveva giocato un tiro “mancino”: grazie ad un farmaco era sopravvissuta per oltre vent’anni. Poco alla volta, la verità comincia ad emergere, successivamente rivelandosi nella sua interezza e nella sua forza liberatrice.