Il guardiano del ghiaccio

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Il guardiano del ghiaccio

titolo originale:

Il guardiano del ghiaccio

fotografia:

montaggio:

Ray Matrisciano, Oscar Metastasio

scenografia:

costumi:

Carmen Giulio

produzione:

paese:

Italia

anno:

2016

durata:

105'

formato:

colore

I cavi di ferro svaniscono nella nebbia, la cabina di una funivia sale verso la cima della montagna. Alla fine della risalita si scoprono un albergo, una casa di pietra e un osservatorio stellare. Le porte della funivia si aprono, alcuni sciatori escono e per ultimo il macchinista Claus Lein che vive la sua vita ai margini della società. A casa, Claus si trasforma, diventa dolce, premuroso e divertente condividendo la sua vera natura solo con Cloris, una donna più giovane di lui di una quindicina d’anni. Il rapporto tra i due è un’altalena di dolcezza e aggressività feroce. Claus si rifugia spesso nel suo studio, dove a Cloris è vietato entrare. Una sera legge nel web la notizia che desta la sua attenzione: la stella Betlegeuse sta per esplodere, producendo una quantità enorme di energia. Durante un giorno di lavoro come tanti i suoi occhi incrociano quelli di una passeggera, Dana, che lo sconvolge per la somiglianza con Cloris.. Dopo alcuni giorni Dana scompare durante una tormenta di neve. L’ultima persona ad averla vista è Giulio, un collega di Claus, che diventa il capro espiatorio del caso. Un anno dopo Claus appare più trasandato e stanco, il suo lavoro alla funivia procede metodico. Incontra Mattia, il fratello maggiore di Dana, che a distanza di un anno continua a cercare la sorella scomparsa. Il giorno dopo sono due gli astri che illuminano il cielo, l’energia sprigionata dall’esplosione della stella Betelgeuse appare come un secondo astro luminoso. Claus ha trasferito gran parte del suo studio in un sotterraneo e tra vecchi appunti, libri, spilli metallici custoditi in un contenitore ghiacciato, mappe stellari e frenologiche, modellini di cervello umano, si nasconde per aiutare la sua dolce e malata Cloris entrando nel labirinto dei suoi segreti più oscuri…

NOTE DI REGIA
: Il Guardiano del ghiaccio” Il film è concepito per far entrare il pubblico nel labirinto della mente del protagonista, dove gli errori del passato amplificano la paura nell’affrontare il presente. Gli elementi cinematografici si ripetono, in forma differente, in ogni scena fino ad arrivare alla presunta uscita del labirinto, che è copia della stessa entrata. Il “guardiano del ghiaccio” utilizza il genere filmico del “noir” per far sedere lo spettatore nelle stanze più intime di una fredda abitazione di montagna. La visione registica mette in scena la “malattia mentale” di un personaggio schizofrenico, accompagnando il pubblico verso la speranza di una cura per una cosi drammatica patologia. Il film si consuma, nelle ultime venature dello spirito, come una supernova nello spazio, facendo nascere nel pensiero dello spettatore caotici schemi.